Melodramma

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Melodramma raccoglie una selezione di illustrazioni inedite realizzate dal pittore e illustratore Gianluigi Toccafondo per il Teatro dell’Opera di Roma. L’artista collabora dal 2014 con il prestigioso teatro romano per il quale ha creato tutti i manifesti delle ultime cinque stagioni di lirica e balletto, oltre a scenografie e costumi di capolavori operistici, come Il barbiere di Siviglia, Don Giovanni e Rigoletto.

Toccafondo si avvicina al teatro al culmine di una brillante carriera come illustratore in ambito editoriale e come autore di cortometraggi e di lavori d’animazione, commissionati dalla televisione e dal cinema. Toccafondo porta questa sua incredibile capacità di creare immagini in movimento, facendo dialogare il linguaggio cinematografico con quello pittorico, anche a teatro introducendo tra gli elementi delle sue scenografie proiezioni di animazioni.

Melodramma riunisce una ricca selezione di tavole che, grazie alla magistrale capacità di sintesi delle forme e di uso espressivo del colore, mostra tutta la potenza onirica dell’artista. Con un testo di Carlo Fuortes, Sovrintendente del Teatro dell’Opera di Roma.

A cura di Melania Gazzotti, un progetto di Associazione Flangini con il patrocinio e la collaborazione dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Mantova. In mostra alla Casa di Rigoletto dall’8 settembre al 3 ottobre 2020.

A cura di Melania Gazzotti
Testi di Melania Gazzotti e Carlo Fuortes
Book design di Bunker

13,5 × 19 cm
80 pagine
Cartonato
Edizione italiano
Isbn 978-88-98030-34-7
Prima edizione settembre 2020

Descrizione

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  • Out of Stock
     19,55

    Nel 2016 Elisa Talentino, illustratrice di fama internazionale che vive e lavora a Torino, grazie alla residenza d’artista Borderscapes trascorre un mese tra il dipartimento delle Hautes-Alpes e la provincia di Cuneo, visitando villaggi e valli al confine tra l’Italia e la Francia e immergendosi nella cultura occitana. Le antiche danze di quei luoghi diventano l’oggetto della sua ricerca che porta nel 2017 alla realizzazione dell’animazione Dandelion.

    L’artista dipinge ad acquarello più di mille tavole che vengono poi montate per dare vita a due ballerini che, come in un rituale di corteggiamento, si avvicinano, si allontanano e si sfiorano sulle note di una bourrée a due tempi, scritta appositamente dalla violoncellista Julia Kent e ispirata alla musica tradizionale occitana. Unico elemento che compare tra i due corpi danzanti è un fiore semplice e comune: il tarassaco o dente di leone (in inglese Dandelion derivante dal francese Dent-de-lion); la tradizione popolare vuole che spargendo nell’aria i semi di questa pianta, contenuti in un soffione, si possa realizzare un desiderio d’amore.

    Un’animazione suggestiva e poetica, che colpisce La Fabbrica dei Suoni e Espaci Occitan, i quali intraprendono l’installazione della mostra Tempo di bourrée. Alcuni disegni e bozzetti realizzati da Elisa Talentino per l’animazione sono stati raccolti in questo delizioso volume, curato da Melania Gazzotti e impreziosito da una stampa numerata e firmata dall’artista.

    L’animazione Dandelion è stata selezionata in festival di animazione in tutto il mondo, vincendo la Gold Medal di «3×3 Magazine». La colonna sonora è stata riconosciuta come Best original soundtrack al Lago Film Fest e al Wag Film Festival.

    A cura di Melania Gazzotti
    Testi di Melania Gazzotti e Rosella Pellerino
    Book design Bunker

    13,5 × 19 cm
    80 pagine
    Cartonato alla svizzera
    Italiano / Occitano
    Contiene una stampa risograph
    numerata e firmata dall’artista

    Isbn 978-88-98030-15-6
    Prima edizione luglio 2018

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    I volti delle donne di Franco Matticchio sono seri ed enigmatici, lui li disegna di getto su ogni supporto cartaceo che gli capita sotto mano, da una busta da lettere alla pagina di un libro o del «New Yorker».

    Sono i volti che incontra per strada, alla stazione, che osserva nel quotidiano e che si accumulano e si sovrappongono nel suo personale immaginario visivo. L’attenzione di Matticchio è catturata da donne dalla bellezza non appariscente, le cui espressioni impassibili sono accomunate da una certa intensità e fierezza nello sguardo. L’illustratore continua negli anni a ritornare su questo inesauribile soggetto, usando ogni mezzo: pastelli, acquarelli, acrilici o anche semplicemente una penna a china o una matita, collocando sempre queste figure su sfondi neutri o in ambienti spogli senza riferimenti temporali, riuscendo nella sottrazione ad acuire l’intimità delle scene e a creare atmosfere sospese e rarefatte.

    Nel tempo Matticchio ha raccolto una vera e propria collezione di volti femminili, quasi mai realizzati su commissione e per lo più non pubblicati: un cospicuo corpo di disegni nel quale si ritrova l’inconfondibile stile dell’illustratore ma allo stesso tempo si fatica a riconoscere quella vena surreale e ironica, che è uno dei suoi principali tratti distintivi. Matticchio infatti, quando si trova a disegnare un viso di donna si pone unicamente come un osservatore affascinato e discreto della profonda e misteriosa complessità dell’animo femminile.

    Il libro, a cura di Melania Gazzotti, è accompagnato da un testo inedito di Ugo Cornia.

    A cura di Melania Gazzotti
    Testi di Ugo Cornia, Melania Gazzotti e Rosanna Padrini Dolcini
    Book design di Bunker

    13,5 × 19 cm
    80 pagine
    Cartonato
    Edizione italiano/inglese
    Isbn 978-88-98030-21-7
    Prima edizione luglio 2019

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     20,40

    Fin dagli esordi della propria carriera di artista visiva, nei primi anni Ottanta, Emi Ligabue pone al centro della sua ricerca gli oggetti del vivere quotidiano, dagli utensili di uso comune alle icone della modernità e del design, realizzando dapprima sculture e installazioni e in seguito opere bidimensionali, prediligendo la tecnica del collage. Prelevare e ricontestualizzare le immagini è la sua cifra stilistica e ha permesso all’artista di sperimentare liberamente la commistione dei generi, e di riflettere sui sempre più labili confini tra arti visive e arti applicate.

    Nei 65 collage de La settimana bianca, titolo della mostra a cura di Melania Gazzotti presso il centro culturale Mutty e del relativo catalogo, Emi Ligabue si misura con un immaginario visivo diverso: la montagna, in quanto meta relativamente recente di villeggiatura e sport invernali. Stavolta quindi il soggetto dell’indagine non è più il manufatto in sé, quanto piuttosto l’insieme visivo di cime innevate, sci, racchette e pose plastiche, collocato all’interno di un fenomeno collettivo di costume – iniziato negli anni Sessanta e ormai consolidato – che grazie all’elaborazione e all’interpretazione artistica diventa evocazione e assume una prospettiva iconica, tutt’altro che scevra da ironia e provocazione come, del resto, consuetudine dell’artista.

    Un libro rivolto agli amanti dell’illustrazione, della grafica e del design e, naturalmente, agli irriducibili frequentatori della montagna d’inverno.

    A cura di Melania Gazzotti
    Testi di Melania Gazzotti
    Book design di Bunker

    21 × 28 cm
    68 pagine
    Cucito punto Singer
    Edizione italiano
    Isbn 978-88-98030-14-9
    Prima edizione gennaio 2019

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    «Era una specie di musica. Sei mesi dopo ho trovato un album di carta orientale, e ho iniziato a disegnare una sorta di spartito paesaggistico. Ho cercato di ritrovare questa musica delle forme, ho cercato la mia Patagonia dalla Patagonia che avevo attraversato».
    — Lorenzo Mattotti

    Non è la prima volta che Mattotti sente il bisogno di realizzare un diario illustrato di viaggio, lo aveva già fatto nel 2014, raccogliendo una serie di disegni che documentavano la sua scoperta del Vietnam in un prezioso travel book, poi pubblicato da Louis Vuitton. Sulla Patagonia l’artista non vuole però realizzare, come aveva fatto per il paese orientale, un vero e proprio reportage; a interessarlo di questo luogo è unicamente un aspetto: la sua natura sconfinata e vergine, non i suoi abitanti e le loro storie che tanto avevano affascinato narratori come Bruce Chatwin e Louis Sepulveda. Per Mattotti la Patagonia è prima di tutto un luogo della mente e per questo per rappresentarla la spoglia del colore, ne sintetizza le forme, la rende quasi astratta per riuscire a restituirci prima che un’immagine una sensazione, quella che prova ogni uomo quando si trova in una terra estrema, in una terra alla fine del mondo.

    A cura di Melania Gazzotti, il libro presenta tutte le 24 tavole in bianco e nero contenute nel quaderno in carta nepalese dove Mattotti ha copiato gli appunti di viaggio, insieme a una selezione di disegni a colori realizzati dall’artista su un classico taccuino Moleskine® mentre si trovava in Patagonia. Entrambi i quaderni sono inediti e sono stati realizzati tra il 2003 e il 2004.

    L’illustratore italiano più noto al mondo, una mostra mai vista prima e un libro da collezionare: Patagonia di Lorenzo Mattotti si preannuncia come un evento da non perdere per tutti gli amanti dell’illustrazione contemporanea e non solo.

    A cura di Melania Gazzotti
    Testi di Lorenzo Mattotti, Melania Gazzotti, Jorge Zentner
    Book design di Bunker

    28 × 15 cm
    116 pagine
    Cartonato alla svizzera
    Edizione italiano/inglese/francese/spagnolo
    Isbn 978-88-98030-28-6
    Prima edizione ottobre 2020

Melodramma

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