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James Clough: Insegne italiane/ 2

Lazy Dog sta riproponendo una panoramica di tutti gli articoli in cui James Clough parla delle insegne italiane, pubblicati per Robinson – la Repubblica. Questi testi estendono la sua ricerca ventennale, pubblicata nel volume L’Italia insegna.

Insegne italiane: «Mercerie»

Con la scomparsa (o quasi) di molti mestieri artistici è naturale che si torni ad apprezzare ciò che è stato realizzato a mano ed è sopravvissuto fino a oggi. Il pittore d’insegne in Italia inventava diversi stili di alfabeti, anche perché – diversamente da quanto accadeva in altri paesi come Francia e Inghilterra – mancavano manuali che prescrivevano dei modelli canonici. L’artigiano responsabile di questa insegna fiorentina dimostra di conoscere una delle tante tendenze stilistiche che influenzavano le forme di lettere del suo tempo (forse gli anni venti) e la interpreta a modo suo, senza eccessi: solo il braccio inferiore delle due “E” curvato verso l’alto e la “M” con le diagonali leggermente curve sono stilemi specifici del Liberty. L’effetto tridimensionale è ottenuto con grande maestria dosando sapientemente le “ombre” con sfumature dal chiaro allo scuro.  

MERCERIE
Insegna: “Mercerie”

Sebbene gli articoli in vendita nel negozio non siano precisamente quelli di una tradizionale merceria, la titolare, signora Silvia Franciosi, che ha rilevato il negozio nel 1993, dice che i suoi gioielli e collane realizzate con stoffe sono comunque affini. Così lei è felice di tenere l’insegna, che apprezza anche per il suo valore storico e artistico. 

Città: Firenze
Indirizzo: Via de’ Ginori 34R
Tecnica: pittura su vetro
Scritta: maiuscole ombreggiate liberty
Anno: anni venti(?)

Pubblicato originariamente su Robinson («la Repubblica») il 4 febbraio 2018.
Per gentile concessione di James Clough.


James Clough è un calligrafo e studioso londinese, ha studiato Typographic Design al London College of Printing. Ha lavorato come designer e calligrafo soprattutto a Milano, dove si è stabilito e vive a tuttoggi dal 1971. Insegna tipografia e storia della tipografia presso atenei italiani e svizzeri e ha curato l’allestimento di tre musei della stampa. Tiene conferenze in Italia, Inghilterra, Stati Uniti e Turchia. Scrive di tipografia per pubblicazioni italiane e internazionali, come Matrix, Eye, Codex tra le altre. Nel 2014 con Chiara Scattolin ha scritto Alfabeti di Legno, Luigi Melchiori e la storia dei caratteri di legno in Italia, pubblicato da Tipoteca Italiana. Qui la sua Bio.

2 replies on “James Clough: Insegne italiane/ 2”

  • L’autore mostra inoltre di conoscere i principi della spaziatura dei caratteri, sempre ingannevole quando si parla di maiuscole come infatti si vede spesso in molti caratteri digitali.

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