Manifesto

Crediamo nei libri. Nella loro fisicità, sensualità, autorevolezza e nella loro bellezza.

Crediamo nella stampa. Ci piace sentire l’odore d’inchiostro, toccare la carta. Adoriamo sentire qualcosa di prezioso tra le dita, amiamo prenderci il tempo necessario per assaporarlo e ricaricarci.

Crediamo nella qualità, dei contenuti ma anche della forma, dello stile e dei materiali. Curiamo i dettagli per creare un’esperienza sensoriale memorabile.

Crediamo in progetti che offrano nuove prospettive, per piccoli traguardi così come per opere frutto di una vita.

Crediamo che il ruolo di un editore sia valorizzare l’opera di un autore meritevole, di scoprire e guidare le tendenze e i gusti, piuttosto che assecondarli.

In books we trust!

Storia

La casa editrice indipendente

Lazy Dog Press nasce a Milano, in una pigra giornata di giugno del 2012. Oltre a Luca Barcellona e Riccardo Bello, i fondatori sono Debbie Bibo, californiana trapiantata in Italia, e il designer Massimo Pitis. A quest’ultimo, autore del logotipo e art director dei primi tre titoli pubblicati, subentrano Francesco Ceccarelli e Frederic Argazzi dello studio Bunker di Modena nel 2014. In seguito si aggiungono alla compagine Andrea Savoia (2015), scomparso purtroppo improvvisamente all’inizio del 2021, e Sandra Gobbato (2016), titolare del centro culturale Mutty di Castiglione delle Stiviere. L’attività, pertanto, è dislocata tra Milano, dove si trova la sede legale, Verona, con la sede amministrativa, il coordinamento e il magazzino, e Modena, dove lavora lo studio grafico.

Il nome della casa editrice deriva dalla parte finale del celebre pangramma The quick brown fox jumps over the lazy dog, una frase di senso compiuto che contiene tutto l’alfabeto. Nella sua narrazione, vagamente surreale, tra i protagonisti la figura del cane pigro è la più simpatica e versatile, quella in cui il gruppo si identifica meglio. Il riferimento al mondo tipografico è palese. Vuole esprimere la prima vocazione della casa editrice e la predilezione per questo linguaggio.

Libri di cultura visiva

La casa editrice esordisce con la monografia dedica a Luca Barcellona, in cui il testo scritto diventa spesso immagine. È chiaro fin da subito, tuttavia, che i soggetti e gli argomenti delle future pubblicazioni non si sarebbero limitati alla scrittura, alla tipografia e alla forma delle lettere. Lazy Dog parla di cultura visiva tout-court, di testo e di immagine nella loro inevitabile reciproca contaminazione. C’è ampio spazio, quindi, anche per illustrazione, fotografia, design e arti visive.

I libri sono pensati, disegnati e realizzati con cura sartoriale e particolare attenzione alla scelta dei materiali, alla fabbricazione e soprattutto allo stile. Del resto non avrebbe alcun senso pubblicare libri su carta se non a regola d’arte e con mente aperta. Ogni libro è un progetto a sé, senza vincoli di formato; non ci sono collane, né categorie rigidamente definite. 

In books we trust!

L’obiettivo è perseguire una qualità complessiva del libro, tanto nei contenuti quanto nella forma. I libri Lazy Dog devono essere in grado di trasmettere la stessa passione con cui vengono creati, di offrire al lettore esperienze di lettura vibranti e generare emozioni autentiche, di stimolare la curiosità e catturare l’interesse, di essere fonte d’ispirazione. I libri possono rendere possibile tutto ciò, a patto di rimanere se stessi, stampati sulla carta, fissati nel tempo.

Riccardo Bello

Editore, amministratore, direzione e coordinamento di produzione

Bunker

Direzione artistica, editor e book design

Luca Barcellona

Editor, consulenza editoriale e artistica

Sandra Gobbato

Editor, consulenza editoriale

Novità

  • New
     40,00

    Il volume costituisce una testimonianza per immagini del tessuto urbano americano di fine anni Settanta. Charles H. Traub realizza una serie di ritratti, che raffigurano gli inquilini delle strade di Uptown Chicago e Bowery New York. 

    L’autore dichiara: «Volevo vedere, provare a toccare almeno con la mia macchina fotografica l’esperienza dello smarrimento e della perdita». L’intento non era quello di soddisfare una sorta di voyeurismo, bensì di testimoniare la dignità e l’umanità dei senza fissa dimora. Erano clochard molto diversi da quelli contemporanei; oggi essi non sono più frutto di destini individuali ma di grandi disparità sociali.

    Un famoso libro di Nelson Algren, A Walk on the Wild Side, si chiedeva «perché le persone perdute a volte diventano esseri umani più grandi di quelli che non sono mai stati nelle loro vite». Skid Row risponde mettendo in luce una nobiltà che unisce le comunità urbane, anche nei momenti peggiori. 

    Purtroppo questa sensibilità, a causa di gentrificazione e indifferenza, viene oggi sistematicamente soppressa in favore di una trasformazione operata dall’urban chic. 

    Si rende quindi ancor più necessario raccontare queste esperienze, così da ricordare il ruolo fondamentale dei ‘nobili perduti’ nella costruzione dell’identità storica di una città. 

    Testo di Tom Huhn
    Book design Bunker

    21 × 26 cm
    112 pagine
    Cartonato
    Inglese
    Isbn 978-88-98030-59-0
    Prima edizione giugno 2023

  •  35,00

    Il manifesto raccoglie cento immagini di alberi, stampate in scala 1:200, con e senza fogliame, accuratamente selezionate tra quelle racchiuse nel volume omonimo. Replica del poster originale de L’architettura degli alberi della mostra di Modena e Reggio Emilia del 1982, corretto nelle tavole e attualizzato nella grafica. Unica differenza rispetto alla versione originale è l’aggiunta del colore verde.

    Le illustrazioni a china restituiscono con fedeltà le peculiarità delle specie arboree raffigurate, permettendoci di godere della loro varietà e specificità. La nomenclatura scientifica di ciascuna pianta è accompagnata dalla terminologia volgare. Le immagini sono numerate così da permettere all’osservatore una facile identificazione degli alberi e non solo di apprezzarne l’indiscutibile bellezza.

    Illustrazioni originali dello Studio Leonardi-Stagi
    Design (su originale del 1982) Bunker

    70 × 100 cm
    Carta Fedrigoni Arena Smooth Natural 170 g
    Stampa offset a 2 colori Pantone
    Isbn 978-88-98030-61-3
    Prima edizione aprile 2023

  •  27,50

    «Antologia di cultura grafica» è la nuova collana dedicata alla storia della comunicazione visiva. Curata da Alessandro Colizzi e Silvia Sfligiotti, coadiuvati di volta in volta da uno o più guest editor, la collana propone una serie di volumi, organizzati intorno a un tema o a un’epoca, e comprende una ricca antologia di testi (articoli, saggi, capitoli, estratti, manifesti) tradotti in lingua italiana e introdotti da un saggio dei curatori. 

    «La questione moderna in Europa», primo volume della collana, affronta il dibattito grafico in seno al movimento moderno degli anni fra le due guerre, con uno sguardo allargato al continente europeo per includere autori di culture e storie nazionali finora trascurate dalla storiografia. 

    Lungi dall’essere un fenomeno unitario, il movimento moderno è stato caratterizzato da una pluralità di manifestazioni e dalla presenza di posizioni teoriche molto diverse. In particolare, la grafica modernista è stata il frutto di un processo di negoziazione tra attori appartenenti a diversi contesti nazionali. Inoltre, alla sua formazione hanno partecipato soggetti provenienti da molteplici ambiti disciplinari: pubblicità, editoria, architettura, fotografia, giornalismo e industria della stampa. 

    Questa antologia riflette la varietà di orientamenti e opinioni espresse tanto all’interno delle singole vicende nazionali, quanto dalle diverse personalità coinvolte, che hanno interpretato l’ideologia del moderno in modi e forme quanto mai eterogenee. Il panorama che ne emerge è decisamente più sfumato e ibrido di quanto sia apparso finora nelle pubblicazioni esistenti, e permette di cogliere il fenomeno nella sua complessità teorica, estetica, tecnologica e sociale. 

    Antologia di cultura grafica 1
    A cura di Alessandro Colizzi, Silvia Sfligiotti & Carlo Vinti
    Book design Bunker e Alessandro Colizzi
    13,5 × 21,5 cm
    280 pagine
    Brossura con alette
    Italiano
    Isbn 978-88-98030-56-9
    Prima edizione febbraio 2023

  •  18,00

    Alfazoo non è uno zoo convenzionale. Ospita gli animali più insoliti del mondo: vocali e consonanti selvagge prossime all’estinzione. 

    Questo ABC trasforma le lettere in animali semplicemente aggiungendo a ogni forma un paio di occhi e una bocca, in un gioco grafico che invita i giovani lettori a giocare con le lettere per inventare il proprio alfabeto bestiale. 

    Con la sua freschezza e il suo design moderno, è difficile credere che questo libro del designer italiano Alfredo De Santis sia stato pubblicato per la prima volta nel 1968 da Emme Edizioni, la casa editrice visionaria che ha portato sul mercato italiano titoli d’avanguardia per bambini di autori come Leo Lionni, Iela ed Enzo Mari, Tomi Ungerer, Yutaka Sugita, Bruno Munari, Luigi Veronesi, Maurice Sendak, Emanuele Luzzati, Bob Gill. 

    Una lezione di design senza tempo per leggere forme e simboli attraverso una diversa lente visiva.

    Illustrazioni di Alfredo de Santis
    Testo di Marta Sironi
    Book design Bunker
    (su progetto originale Emme Edizioni)

    21 × 21 cm
    48 pagine
    Cartonato
    Italiano
    Isbn 978-88-98030-57-6
    Prima edizione febbraio 2023